Lo spettacolo - un breve atto unico - si caratterizza per un allestimento essenziale, di disarmante nudità; ma è d’altra parte più che compensato dall’esuberante calore, dall’immane forza espressiva delle interpreti. E’ la vicenda di una famiglia borghese dell’Agrigentino che vive i suoi tempi senza tempo in un ambiente connotato da tipiche espressioni moralistiche. Ci appare un sud austero, ammonitore, ove tutto si svolge in maniera già decisa prima di essere vissuto, mentre le leggi della vita sono talmente radicate in ciascuno da divenire davvero immutabili.

E così la vita di un farmacista con moglie e figlio e quella di un’altra donna che lo ama, a sua volta intensamente riamata, in un rapporto che resterà sempre sospeso, sarà lo spunto per riflettere su indecisioni, gelosie, silenzi, ipocrisie che dominano questa storia che alla fine sarà di grande solitudine; una solitudine che accomuna tutti i personaggi in campo, ma che forse minaccia anche altri mondi... Un lavoro davvero molto coinvolgente che riguarda ciascuno di noi.