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Martedì 6 Novembre
Ore 21
Teatro G. Rossini
 

Erano Tutti Miei Figli

 
Arthur Miller
 
Mario Cipollini e Antonella Gennari
 
Teatro Di Pesaro “la Piccola Ribalta”
 
Pesaro
 
Erano Tutti Miei Figli

Informazioni aggiuntive

  • Compagnia - Teatro Di Pesaro “la Piccola Ribalta”
  • Regia - Mario Cipollini e Antonella Gennari
  • Autore - Arthur Miller
  • Città - Pesaro
  • Provincia - PU
  • Categoria Spettacolo - In Concorso
  • Annualità - 2018
 
 
PERSONAGGI E INTERPRETI

Joe Keller: Corrado Capparelli
Kate Keller: Marilena Alessi
Chris Keller: Antonio Olivieri
Ann Deever: Elisa Rivelli
George Deever: Matteo Mattioli
Dottor Jim Bayliss: Francesco Corlianò
Sue Bayliss: Antonella Paoloni
Frank Lubey: Tommaso Andruccioli
Lydia Lubey: Sara Tomasucci

 

Adattamento e REGIA: Mario Cipollini e Antonella Gennari
Scenografia: Francesco Corlianò
Allestimento scenico: Francesco Corlianò, Ruben Tomasucci, Mario Cipollini
Costumi: Antonella Paoloni
Selezione musicale: Antonella Gennari
Tecnico Luci: Massimo Mansi
Assistenti di scena: Laura Angelini, Andrea Domeniconi
Trucco: Amarilli Sucato, Agnese Cipollini

 
 

E’ un testo di rara intensità drammaturgica che ci prende per mano per condurci in una serie di riflessioni condotte immediatamente dopo la seconda guerra mondiale. Delinea la ricaduta personale e di coscienza individuale che il conflitto bellico ha generato. La vicenda pone al centro la famiglia Keller, scossa dal ritorno di Ann, un tempo fidanzata del primogenito dei Keller, disperso in guerra, e figlia dell’ex socio di Joe Keller. Ann è stata invitata da Chris, l’altro figlio dei Keller. I due ragazzi sono segretamente innamorati e vorrebbero sposarsi, ma le loro intenzioni si scontreranno con il fragile equilibrio familiare, facendo riemergere i fantasmi del passato. Più che sulla guerra in sé il testo s’incentra sulle sue conseguenze.

 

Emerge chiaramente uno scontro di valori tra chi è andato a combattere per un ideale e chi con cinismo ha sfruttato la situazione per arricchirsi. “Questa attenzione al tema del profitto più o meno “sporco” - dicono i registi - rende il testo a nostro avviso provocatorio e stimolante”.