PERSONAGGI E INTERPRETI
REVERENDO SAMUEL PARRIS parroco di Salem - Giuseppe Rafoni
BETTY PARRIS, sua figlia - Layla Crisanti
TITUBA, la sua schiava - Patriza Chiocchi
ABIGAIL WILLIAMS, sua nipote - Serena Orazi
SUSANNA WALCOTT - Francesca Paris
ANN PUTNAM - Alessandra Marini
THOMAS PUTNAM, suo marito - Mauro Formica
MERCY LEWIS, servente dei Putnam - Francesca Zafrani
MARY WARREN, servente dei Proctor - Daria Virginia Massi
JOHN PROCTOR - Maurizio Torti
REBECCA NURSE - Cristina Ricciardi
GILES COREY - Luciano Formica
REVERENDO JOHN HALE parroco di Beverly - Michele Ceccarini
ELISABETH PROCTOR, moglie di John - Marika Sacripanti
FRANCIS NURSE, figlio di Rebecca - Fabrizio Nuara
EZEKIEL CHEEVER, maresciallo - Riccardo Ruffinelli
GIUDICE HATHORNE - Nazareno Martinelli
VICEGOVERNATORE DANFORTH - Massimo Pergolesi
TRADUZIONE - Luchino Visconti E Gino Bardi
SCENOGRAFIA ideazione - Goffredo Strappini
SCENOGRAFIA realizzazione - Laboratorio Della Compagnia, Costantino Muzzi
COSTUMI Ideazione - Rossana Franceschini
COSTUMI Realizzazione - Stefania Menghini
TRUCCO - Lucia Cingolani
AUDIO - Costantino Muzzi
LUCI - Goffredo Strappini
FOTO DI SCENA - Pierdomenico Proietti
COLLABORAZIONE TECNICO-ARTISTICA - Annarita Bianchi, Lidia Ortolani, Maurizio Ortolani, Loretta Ottaviani, Andrea Paris, Nicola Pesaresi, Pietro Rossi, Mimma Verdenelli
RIPRESA VIDEO - Marco Gaudenzi
COLLABORAZIONE GRAFICA - Tractis Pubblicità, Giacomo Barili
ADDETTO STAMPA - Layla Crisanti
Si ringrazia per la gentile collaborazione il pittore Sergio Timi
Il testo di Arthur Miller è la storia della caccia alle streghe: streghe di ieri, di oggi e di domani. Un concentrato di emozioni, paure, sospiri, grida e silenzi.
Il Crogiuolo è ispirato a fatti realmente accaduti a Salem, nel Massachusetts, nell’anno 1692. E’ la storia della follia isterica di un gruppo di ragazze pronte ad accusare di stregoneria per nascondere i loro “giochi proibiti”. Grandi protagonisti sono la suggestione, il potere teocratico, l’ignoranza e la superstizione. L’accusa infamante è già sentenza nel momento stesso in cui viene pronunciata.
La menzogna si trasforma in verità assoluta e per gli accusati non c’è via di scampo, nessuna possibilità di difendersi: soltanto un’ulteriore bugia pụ salvarli dalla forca. La diversità diventa malvagità, le fantasie s’ingigantiscono fino a diventare una vera e propria arma. Una storia senza tempo, perché è la metafora di tutte le intolleranze che nei secoli si sono perpetuate trasformandosi in vere e proprie persecuzioni verso razze, popoli, confessioni religiose e inclinazioni sessuali. L’accusa stessa diventa prova e un gruppo ristretto diventa giudice supremo.