Un Goldoni meno noto, ma certamente accattivante e divertente come sempre, castiga ridendo i costumi della borghesia del Settecento nelle ville venete, in un giuoco sempre rinnovato fra finzione e realtà. E così vedremo che Pantalone de’ Bisognosi, burbero mercante tra i più rusteghi, avendo deciso di cambiar vita, si è ritirato in una villa dell’entroterra governata in maniera saggia dalla cameriera Argentina, serva-padrona, un motore elettrico drammaturgo. Il mercante ha due figlie in età da marito, pressoché assediate dai pretendenti ed Argentina si adopera di risolvere al meglio i loro intrecci amorosi.

Sempre Argentina assumerà poi le vesti di regista e di capo comico per allestire l’antico espediente del teatro nel teatro, costringendo il venezianissimo Pantalone a recitare in toscano ed il bergamasco servo Tracannino in napoletano. Sarà proprio la cameriera-regista a promuove il proprio ruolo da servetta a brillante protagonista di tutta la troupe. Ancora uno spettacolo da godere, presentato da una compagnia raffinatissima che continua a riunire le grandi professionalità nel nome di Goldoni.