Un musical originale, candidato all'oscar del musical italiano: "Salvatore Giuliano" di Dino Scudieri.
L'ultimo spettacolo, fuori concorso, al 69°Festival Nazionale d’Arte Drammatica va in scena venerdì 28 ottobre alle 21 sempre al Teatro G. Rossini e sarà Salvatore Giuliano, un musical di Dino Scuderi, interpretato dalla Compagnia della Marca, una giovane compagine professionistica tutta marchigiana. Si tratta di un cast composto da giovani performer già collaudati, sebbene costituitosi di recente (2015) sotto l'impulso del regista Roberto Rossetti, il quale, dopo aver acquisito un'esperienza di tutto rilievo sul palcoscenico, ha voluto impegnarsi, insieme ad altri competenti collaboratori, nell'attività produttiva, al fine di diffondere la cultura del musical dapprima nella regione e quindi a livello nazionale. Questa produzione costituisce davvero una scelta coraggiosa che si caratterizza per il suo particolare stile e per le straordinarie musiche epiche che fanno da contorno ai testi.
È opportuno qualche cenno storico sul ben noto bandito siculo, vissuto fra gli anni 20 e 50 del secolo scorso, che inizialmente sfruttò la copertura dell’Evis, il braccio armato del Movimento indipendentista trinacrico, attivo alla fine della guerra mondiale. Trafficante di mercato nero, allorché fu scoperto freddò un carabiniere e fu così costretto a darsi alla macchia; continuò poi senza tregua nella sua azione di rapine e di sequestri di persona. Considerato uomo d'onore dalla mafia, fu oggetto di un tentativo di proporlo all'opinione pubblica come una specie di Robin Hood, minimizzando le malefatte di cui si stava macchiando. Legate al suo nome sono, in particolare, le stragi di Portella della Ginestra nei pressi di Piana degli Albanesi, avvenuta il 1° maggio 1947, in cui furono uccise 11 persone e ferite altre 27, per lo più coloni, e quella di Bellolampo - Passo di Rigano, ove persero la vita 7 carabinieri ed altri 11 rimasero feriti. E' tuttora un mistero la sua fine, sulla quale sono state avanzate ben cinque diverse versioni. Dopo i successi del 2001, quando la pièce di Dino Scuderi ha debuttato sotto forma di Concerto nella prestigiosa cornice del Teatro Antico di Taormina, la vicenda è stata presentata di nuovo dopo 10 anni dalla produzione MediterrArea per una tournée che ha interessato tutta l'Italia riscuotendo notevoli successi. Lo spettacolo crea un turbinio di emozioni e costituisce nello stesso tempo uno show culturale. In sostanza, vengono rappresentati gli ultimi anni di vita di questa "testa calda" di Montelepre, un piccolo centro montano nei dintorni di Palermo, e viene messa a nudo la situazione politico-sociale della terra siciliana del dopoguerra e le affinità non sempre trasparenti con quella nazionale. Saranno inevitabili le pertinenti riflessioni dello spettatore che sarà chiamato a meglio cogliere ed interpretare l'essenzialità del presente rivivendo quei momenti del passato. In scena ben 19 attori che si esprimono in siciliano proprio per conferire maggiore aderenza alla realtà dei fatti.Particolarmente curate risultano le luci dello spettacolo. Siamo certi che l'ora e 40 minuti di questo coinvolgente spettacolo trascineranno il pubblico in una serie di emozioni che faranno conoscere e rivivere questo poco edificante momento storico della neonata repubblica.
Giovedì 27 ottobre alle ore 18, nella Sala della Repubblica del Teatro G. Rossini, il prof. Riccardo P. Uguccioni tratterà il tema "il fenomeno del banditismo in Italia. La Sicilia e l'Appennino centrale". Interverrà anche Roberto Rossetti, regista del musical.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; 0721.64311.
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