Amici della Prosa

  • Commento al IX spettacolo del 68 G.A.D. Festival: Niente da dichiarare?

La Compagnia "Al Castello" di Foligno (Perugia) ha presentato al Teatro G. Rossini, per il 68° Festival Nazionale d’Arte Drammatica, l'ultima commedia in concorso, "Niente da dichiarare?" di C.M. Hannequin e Pierre Veber, un tipico vaudeville, leggero e spassoso che ruota attorno alla fatidica domanda - racchiusa nel titolo - che il nobile De Trivelin sentì in viaggio di nozze e crede di sentire tutte le volte che si accinge ad un rapporto amoroso con la neo sposa; il ricordo della domanda inesorabilmente spegne, nel momento culminante, tutti gli ardori sessuali del giovane, il quale di conseguenza rimane in preda ad uno stato di particolare depressione ed avvilimento.

I genitori di Paulette avevano ardentemente desiderato di imparentarsi con un nobile. Sia il padre, Beniamino Dupont, rispettabile magistrato della nona sezione del Tribunale di Parigi - che peraltro se la spassa con un’amante segreta che lo chiama vezzosamente Velasquez, la piacente Zezé, sposata con un allevatore di cammelli, assai disponibile con il prossimo - sia la moglie Adelaide vorrebbero presto dei nipotini. Ne vorrebbero più d'uno e ne hanno già deciso sia i nomi sia il loro futuro, uno sarà visconte, uno cavaliere ed il terzo un vescovo. Cocente, quindi, la delusione anche per loro.

L'allestimento si snoda in tre atti con ben 14 attori in scena che ravvivano la commedia con un ritmo frenetico. Il primo ed il terzo atto sono ambientati nel rispettabile appartamento del giudice Dupont, il secondo nel rifugio, naturalmente ad un livello inferiore, della cocotte Zezé che concede i suoi favori - ne approfittano tutti, pure De Trivelin, che riacquista così la sopita fiducia e virilità - a quanti acquistano quadri a prezzo salato, dipinti da un pittore al suo servizio. Molte sono le situazioni ricche di equivoci e imbarazzi che si manifestano durante lo spettacolo ed il testo scivola via certamente molto divertente, anche perché il tema piccante è affrontato con un linguaggio misurato e di buon gusto proprio degli inizi del Novecento. Così i pur evidenti doppi sensi che si ripetono a iosa non possono che far sorridere.

È una commedia che per la sua straordinaria comicità è stata riproposta in tanti adattamenti, spesso in lingua ma anche in dialetto, da parte di compagnie sia professionali che amatoriali. Il tema, che forse avrebbe potuto scandalizzare i nostri bisnonni, ma certamente non i ragazzi di quest'epoca che hanno affollato il Teatro, è raccontato con frivola eleganza che rende la storia ben accetta. II pubblico ha espresso con gli applausi il proprio compiacimento all'impegno profuso dai numerosi attori, fra cui è stata ammirata l'esilarante macchietta dell’ex fidanzato di Paulette, La Baule, interpretato da Andrea Paris.

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO SALA DELLA REPUBBLICA TEATRO ROSSINI DI PESARO:
VENERDÌ 23 OTTOBRE ORE 18
"OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI" A CURA DI LUCIA FERRATI E CRISTIAN DELLA CHIARA

 

INGRESSO LIBERO

(Info: 0721.64311 / 334.9305776)

 

Pubblicato in Festival
0 commento