Recensione a cura di Roberta Patrignani sullo spettacolo "Il moro di Venezia – Otello" presentato dalla compagnia Teatro dell'Ovo di Marcianise di Caserta.
PESARO – Venerdì 12 ottobre è proseguito il 71° Festival d'Arte Drammatica al Teatro Rossini con uno dei drammi più famosi di Shakespeare “Il moro di Venezia – Otello” presentato dalla compagnia Teatro dell'Ovo di Marcianise (Caserta). Iago, messo in scena come un doppio giochista e con alcuni eccessi caratteriali, muove i personaggi della storia come pedine e riesce a distruggere non solo il legame d'amore di Otello e Desdemona, ma a rovinare la vita di tutti i protagonisti. L'opera è stato resa unendo il testo classico con alcuni elementi moderni, come le musiche, i costumi e diversi oggetti di scena, che hanno mostrato come questa storia sia ancora viva ai giorni nostri: tradimenti, gelosie e violenze sulle persone amate ricordano alcune pagine della cronaca. La rappresentazione offerta dal Teatro dell'Ovo del testo di Shakespeare ha mostrato la sua potenza e la sua attualità.
La scenografia, seppur essenziale, è stata comunque efficacce, perchè grazie all'utilizzo di una scalinata, si sono creati più livelli di scena, che hanno permesso di dare una maggiore dinamica al tutto.
Apprezzabile è stato l'impegno profuso dagli attori che hanno cercato di confrontarsi con uno degli autori sacri del teatro mondiale.
Come ogni anno, il Gad ha proposto un'opera apprezzata non solo dal pubblico, ma dai numerosi studenti che hanno partecipato, dando loro la possibilità di conoscere un testo che incontreranno durante il loro iter scolastico.
Ci auguriamo che lo stesso numeroso pubblico partecipi anche ai prossimi appuntamenti del Festival appena iniziato.
Roberta Patrignani