Il cappello di carta è il terzo spettacolo in concorso al 68° GAD.
La commedia Il cappello di carta di Gianni Clementi, interpretata dalla Compagnia Ad hoc di Roma, andrà in scena al Teatro Rossini martedì 29 settembre alle 21, nell'ambito del 68º Festival Nazionale d’Arte Drammatica. Si tratta di un interessante lavoro di un autore romano contemporaneo che si è imposto con i suoi testi per il teatro non solo a livello nazionale.
La pièce rappresenta lo spaccato di una giornata qualunque, il trascorrere delle ore di una famiglia romana allargata popolare che abita un quartiere periferico e composta da tre generazioni, ove gli uomini (Carlo, Leone, Candido) si sono o si stanno dedicando al duro lavoro del muratore; il loro pane quotidiano è passato per la “cucchiara del manovale”. Da qui anche il titolo, riferibile emblematicamente alla tipica protezione cartacea del capo durante la loro attività. Un abituale focolare domestico, dunque, apparentemente privato, ma che s’intreccia con l'evento bellico, lo snodarsi della seconda guerra mondiale, carica, come tutti i conflitti, di sofferenza e di orrori; una pagina che da microstoria diventa storia universale, quella studiata a scuola o scritta nei libri.
Siamo, infatti, nel luglio del 1943 e proprio la capitale, in quel periodo e nei mesi successivi, fu travolta da fatti talora drammatici: il mercato nero, la fame, le ristrettezze economiche, i bombardamenti di San Lorenzo del 19 luglio, il rastrellamento tedesco con la deportazione di più di mille ebrei del ghetto della città, la caduta del governo Mussolini, l'armistizio dell'8 settembre. Mentre all'esterno vi sono segnali di guerra, la vita familiare è caratterizzata dal manifestarsi della pacifica indolenza e della dissacrante ironia tipiche della popolazione romana. Si vive, sostanzialmente, un'atmosfera tragicomica; momenti di riso e sorriso si alternano a quelli di pianto e di commozione specie nel finale della commedia. Lo spettacolo ha tutti i requisiti per coinvolgere al massimo il pubblico; i più avanti negli anni, che hanno avuto la ventura di conoscere o addirittura vivere quelle situazioni, possono immedesimarsi nello spettacolo; i più giovani scopriranno le incredibili vicissitudini dell'ultima guerra.