Amici della Prosa

Le recensioni degli spettacoli della giuria giovani, composta dagli studenti degli Istituti Superiori della città.

 

Recensioni "Tom, Dick, Harry"

La sera del 26 ottobre la compagnia di Umbertide ha portato in scena lo spettacolo “Tom, Dick e Harry”, di Ray e Michael Cooney. Lo spettacolo parla di una giovane coppia in attesa di un’importante visita: infatti, Tom e Linda stanno aspettando la signora Potter, cioè il supervisore dell’agenzia per le adozioni. La coppia è molto felice, ma a turbare la loro tranquillità sono i fratelli di Tom, Dick e Harry, che proveranno ad aiutare la coppia con l’adozione con scarsi risultati. La vicenda si svolge all’interno dell’appartamento di Tom e Linda, che si trova in America.
Lo spettacolo è stato molto carino e piacevole da guardare, gli attori erano molto bravi e la trama molto scorrevole e divertente, anche se secondo me c’era un susseguirsi molto veloce di eventi.
Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è stato l’equilibrio tra inverosimile e paradosso, che ha contribuito a rendere la commedia allegra.
di Rebecca Barucca

Giovedì 26 ottobre, si apre il sipario. Viene portata in scena dall’Accademia dei Riuniti di Umbertide “Tom, Dick, Harry”, una commedia brillante dei drammaturghi inglesi Ray e Michael Cooney, per la regia di Birgitta Roselletti. La trama risulta sin da subito chiara: Tom Kerwood e sua moglie Linda stanno per vivere una giornata speciale grazie alla visita della signora Potter, la responsabile dell’agenzia di adozioni che verrà a fare un colloquio dal quale dipenderà il via libera per l’affidamento di un bambino. In casa Kerwood i preparativi sono febbrili, per i futuri genitori tutto dev'essere perfetto; ma con l’arrivo di Dick e Harry, fratelli di Tom, la situazione si complica. Quello che doveva essere il giorno più bello per Tom diventa improvvisamente uno dei suoi peggiori incubi, infatti Dick e Harry (convinti di fare del bene), cercano di aiutare il fratello, creano una serie infinita di complicazioni. Dall’arrivo in casa di due immigrati clandestini al trasporto illegale di un grande carico di sigarette e brandy, dal furto di un cadavere dell’obitorio ospedaliero al ricatto da parte di un criminale della mafia russa. L’arrivo di due agenti di polizia e della signora Potter mette a dura prova Tom che dovrà inventarsi una serie di scuse improbabili per giustificare tutte le stranezze che si stanno verificando. Linda viene a conoscenza di tutte le bugie, per questo decide di fare le valigie e andare via di casa, ma proprio in quel momento, quando tutto sembra andare per il peggio, la fortuna bussa in casa Kerwood. Linda, a seguito di un incidente, si reca in ospedale e qui fa una piacevole scoperta: aspetta una bambina L’ultima scena ci mostra tutti gli attori sul palco con la presenza in primo piano di Tom e Linda felici con la loro bimba in braccio. La commedia, divertente e ricca di situazioni al limite dell’inverosimile, porta a un susseguirsi di sentimenti tra cui ansia ed empatia verso la giovane coppia. Il ritmo della giornata, così come era stato progettato da Tom e Linda, viene accelerato dall'esilarante susseguirsi di guai e contrattempi, dalle bugie e dalle vicende paradossali che ne scaturiscono. La grande dinamicità del testo è rappresentata anche dalla scenografia che, pur rappresentando il salotto della casa di Tom e Linda, è in grado di trasmettere e far comprendere chiaramente agli spettatori le scene all'interno e all'esterno di esso. La porta di casa che inizia ad aprirsi e chiudersi senza interruzione crea così un intreccio esilarante per lo spettatore. Gli attori hanno mostrato una grande bravura nel sostenere il ritmo incalzante proposto dalla regia e richiesto dalla comicità di questa commedia, infatti lo spettacolo ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico che lo ha accompagnato con continue risate fino agli scroscianti applausi finali.
di Giovanni Fraternali Grilli

Tom, Dick, Harry è stata una commedia simpatica, delicata e divertente. La trama è veloce e ritmata e richiede molta dinamicità sul palco, tanto che gli spettatori non hanno neppure il tempo di pensare a quello che sta accadendo. Il lavoro di regia e degli attori è stato incentrato soprattutto su questo aspetto e si può dire che è riuscito. Elogio alla scenografia e alla sceneggiatura perché ha consentito ai personaggi di uscire ed entrare (anche nei momenti meno opportuni) di restare bloccati dentro una stanza o, addirittura di saltare dalla finestra e così dare un’idea chiara allo spettatore dei rocamboleschi eventi svolti dagli attori. Bravi gli interpreti che hanno saputo rendere bene i tempi comici che la commedia richiedeva, mantenendo sempre alta l’energia in sala, infatti il pubblico non ha mai staccato gli occhi dalla scena e si è divertito insieme agli attori, lasciandosi trascinare dagli improbabili eventi. Particolare apprezzamento all’attore caratterista che ricopriva il ruolo di Harry che ha saputo coinvolgere il pubblico in maniera simpatica e divertente. È da puntualizzare però che la commedia nella sua complessità ha avuto riscontro positivo grazie anche al testo reso sempre attuale nonostante quasi gli 80 anni di età infatti colpisce come il testo sdrammatizzi la questione dell’immigrazione in un periodo che ne vive un dibattito quotidiano, potrebbe essere un modo per allentare la tensione e stimolare riflessioni più serene, almeno tra il pubblico. In conclusione questo tipo di scelte teatrali da rappresentare dovrebbero essere prese in maggior considerazione dall’ente scolastico per sensibilizzare i ragazzi a certi temi della società pur essendo coinvolti in maniera divertente e sobria.
di Emma Montanari

"Tom, Dick, Harry": spettacolo teatrale molto bello, comico ed avvincente, che attira e cattura per tutto il tempo l'attenzione e lo sguardo del pubblico. La storia, scritta dai fratelli Ray e Michael Cooney, si snoda in due atti, nei quali a Tom e sua moglie, che aspettavano il momento più bello della loro vita, ovvero l'adozione di un bambino, capitano una serie di vicissitudini provocate dai due fratelli di Tom, che per aiutarlo, lo hanno accidentalmente incastrato in una serie di intrecci. Quella che era, infatti, destinata ad essere una fine rassegnata, diventa un desiderio compiuto dove agli sgoccioli dei loro problemi, Tom e sua moglie diventano genitori di una fantastica bambina di nome "Adriatica". Gli attori sono stati tutti quanti veri e propri protagonisti di scena. Tom, che con la sua mitezza e con la sua finzione è riuscito ad attuare una storia super intrecciata, pur di venirne fuori da quella situazione. Dick e Harry, che nonostante le loro buone intenzioni, aggravavano sempre di più le cose, a causa della loro indole impulsiva. Ed il continuo movimento sul palco, il susseguirsi di bugie e scuse, mi hanno riversato quella trepidazione del porre immediatamente rimedio ai problemi, facendomi ipotizzare il problema che si sarebbe verificato subito dopo, immedesimandomi negli interpreti. Efficace anche il ruolo della scenografia che, nella sua semplicità, è stata di grand'aiuto al pubblico per orientarsi e agli attori stessi che entravano ed uscivano spesso di scena. Lo scenario, infatti, sembrava essere in continuo movimento, dalla porta d'ingresso alle scale per salire al piano di sopra, dalla cucina al soggiorno e ad un'altra stanza... Tutto veniva svolto in questi spazi, dando l'idea di assistere ad un film, piuttosto che ad un'opera teatrale. Non è stata molto presente la musica, ma trovo questa scelta molto proficua, perché la mancanza di effetti sonori ha fatto sì che il pubblico non si distraesse, non distogliesse lo sguardo e ascoltasse bene tutti i dialoghi. Considero, dunque, lo spettacolo molto soddisfacente e lo consiglio a tutti coloro che desiderano assistere ad una commedia felice e spensierata con un finale molto promettente.
di Guido Scrilatti

Pubblicato in Oh My Gad
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